Solo se sei felice puoi avere successo.
La persona contenta non può avere successo.
Siamo al secondo appuntamento del DIRE di TRASFORM-AZIONE VERA: Dire, Fare, Abbracciare. Un percorso di allenamento al benessere, concreto, facile e di sicuro successo.
Le parole di oggi sono : SUCCESSO E POTERE.
A chi stai dando il tuo potere?
Questo per me è quasi un mantra quotidiano. Chi dirigerà la mia giornata?
Sarò io o lascerò che le persone e gli eventi lo facciano per me?
Noi di fatto perdiamo il nostro potere quando vediamo che le persone o le circostanze esterne prendono il comando nella nostra vita. Ci sentiamo travolti e in balia degli eventi.
Avere successo è legato alla felicità e non alla contentezza
Apprezzo molto questa distinzione che ho ascoltato un giorno durante una conferenza di Igor Sibaldi.
Contento etimologicamente deriva dal latino (contentus, continere) e significa contenere, trattenere.
Felice dal latino foelix o felix cioè fecondo, fertile, ed in senso più lato, soddisfatto, appagato e dal greco come φύω (fyo) allarga il significato a produco, faccio essere, genero.
Già nell’etimologia si percepisce la differenza fra contento e felice.
Contenta è la persona che contiene, quindi trattiene. Felice è colei o colui che fa germogliare, che crea.
Successo che deriva sempre dal latino successus -us ‘avvenimento, buon esito’, ha in sé il concetto di far accadere.
Quindi la persona felice fa accadere, genera crea. Avere successo significa far accadere. Avere successo diventa una conseguenza dell’essere felice e non una meta.
E quale è il test che ci fa comprendere se siamo felici o contenti ?
Le emozioni. Sempre.
Se l’emozione è negativa stiamo sperimentando una perdita di potere.
Quindi chiederci che emozione stiamo vivendo è il test più importante per iniziare a capire a chi stiamo dando il nostro potere.
Quando cedo il mio potere, il mio mondo interiore viene destabilizzato e di conseguenza anche il mio mondo esteriore ne viene influenzato, e quindi la manifestazione di ciò che accade del mio mondo esteriore è influenzato da ciò che accade dentro di me e il risultato è lontano dall’avere successo.
L’allineamento tra ciò che vogliamo, ciò che siamo e quello che facciamo è fondamentale per ottenere equilibrio, mantenimento di potere e realizzazione.
In merito a questo “equilibrio” possiamo spingerci un pò più in là e analizzare la differenza fra piano coscienziale, piano interno e esterno, partendo dalla premessa che più sei allineato ad un alto livello di coscienza e più stai bene.
- Il piano coscienziale è lo stato coscienza, la percezione della realtà che abbiamo attraverso lo stato di coscienza.
- Il piano interno è regolato dalle aspettative, dalle credenze, dai pensieri che abbiamo.
- Il piano esterno è regolato dalle relazioni, dalla comunicazione, dagli obiettivi, dalle azioni, dai risultati.
Se questi tre piani sono in armonia tu sei nella piena realizzazione del Sé.
Lo stato di coscienza per avere successo
Il termine deriva dal latino conscientia, a sua volta derivato di conscire, cioè “essere consapevole, conoscere” (composto da cum e scire, “sapere, conoscere”) e indica la consapevolezza che la persona ha di sé e dei propri contenuti mentali ed emozionali.
Esistono 4 livelli di coscienza, descritti da Peter Senge, che prende spunto dai movimenti dell’acqua.
- Il primo livello lo chiama “ A me “ e riguarda lo stato di vittima degli eventi. Un pò come quando pensiamo che la vita ci accade e noi subiamo gli eventi. Un pò come l’acqua che scorre e si “ arrabbia” per ogni sasso che incontra.
- Il secondo livello si chiama “Da me” ed è la mentalità del fare, prendere il controllo della tua vita, portandolo all’eccesso, ed essere causa primaria dei tuoi risultati. Nella metafora del fiume è l’andare contro corrente, quanta fatica che si fa!
- Il terzo livello è “Attraverso di me” cioè il vivere in uno stato di flusso.
Quello che lo psicologo giapponese Csikszentmihalyi definisce come lo stato del flow: avere una direzione, essere in armonia con ciò che c’è e metterlo a frutto.
Qui non c’è più sforzo ma c’è impegno.
Nel paragone con l’acqua è il momento in cui si sfruttano le correnti.
- Il quarto livello di coscienza viene definito “ In quanto a me” e si eleva a uno stato più sottile e spirituale: e cioè che si realizza quando la vita accade con e attraverso te: tu sei UNO con la realtà di cui tu sei l’origine.
Tu sei il fiume.
E quindi ogni volta che proviamo un’emozione che non sia affine a gioia, pace, gratitudine, pienezza, significa che stiamo cedendo il nostro potere interiore a qualcos’altro. Vuol dire che generiamo reazioni più simili alla condizione “A me”.
Di conseguenza, avere successo ci porta direttamente al quarto livello di Senge.
La vita accade in quanto a te. Questo “in quanto a te” ci dice che siamo unici e speciali perché facciamo parte di un progetto più grande che si chiama Vita.
Sempre. Ogni giorno, in ogni azione che facciamo e in ogni parole che diciamo.
Spesso ce ne dimentichiamo e viviamo la nostra vita “in riserva”.
Esercizio :
- Quando è stata l’ultima volta che ti sei sentito felice, con la definizione che abbiamo appena condiviso?
Recupera tutti i dettagli di quel momento, luogo, persone, colori, ecc.
Che emozione hai provato? Com’era la tua postura? Quali parole hai proferito?
Come erano i tuoi pensieri?
- Ora, ricorda quando è stata l’ultima volta in cui hai lasciato che qualcuno dall’esterno (persona, ambiente ecc.) prendesse/avesse potere su di te?
Ricostruisci esattamente il momento e ricorda l’emozione.
Entra dentro quanto più puoi con queste 2 esperienze e rivivile.
Questo è il punto di partenza per osservare quanto è in nostro potere e imparare poi a trasformarlo.
Avere successo e l’empowerment in azienda
Occorre ricordare che l’altra persona può avere potere su di te solo quando tu glielo permetti.
Ogni volta che viviamo un’emozione negativa lasciamo che dentro di noi si insinui in modo subdolo un eccesso di potere di altri: stiamo perdendo la nostra energia, creatrice, risolutrice, innovatrice.
Dei ladri di potere ne abbiamo già accennato qui.
Chi sono i ladri di potere? ce ne sono tantissimi, più di quanti possiamo immaginare.
- le persone
- le circostanze esterne
- l’ego
- le sirene, i richiami esterni
- le entità superiori.
Tutti questi fattori hanno due cose in comune:
- la massa: cioè riguardano una gran parte della nostra vita
- la temporaneità: hanno una durata limitata
Siamo noi che alimentiamo la loro capacità di assorbire energia, forza creativa e vitalità.
Siamo noi che decidiamo quanto tempo dedicare alla loro capacità di assorbire.
Il nostro focus deve stare sempre nel nostro potere interiore.
Se noi non ci concediamo di crearlo e utilizzarlo succede che la nostra mente con i suoi schemi di pensiero inconsapevoli lo fa per noi.
Quindi di fatto noi viviamo in contemporanea due realtà: una interna e una esterna.
Quando queste due realtà sono in contrasto quella che vince è sempre quella interna: possiamo scappare da qualsiasi cosa ma non possiamo scappare da noi stessi.
Le nostre emozioni sono fonte di creatività, ma la direzione di cosa manifestare la diamo noi.
Il pensiero più frequente potenzia o depotenzia l’avere successo
La psicologia quantistica, a questo riferimento, ci dice che il pensiero più frequente che ricorre nella nostra mente diventa parte di noi.
Buddha disse “Noi siamo quello che pensiamo”
Marco Aurelio disse “La vita è ciò che i nostri pensieri vanno creando”
Brian Tracy “le persone di successo pensano a quello che vogliono ottenere nella vita, e come ottenerlo. Le persone prive di successo pensano a quello che non vogliono, o a chi incolpare per questo”
Allora, chi ha il potere di prenderci potere?
Nessuno.
Noi siamo gli unici che possiamo farlo, quando decidiamo di cederlo.
Quindi torniamo all’importanza della nostra consapevolezza rispetto al fatto che il potere esteriore è legato alle circostanze esterne, il potere interiore è legato alle emozioni che proviamo in noi.
Il tuo vero potere è la tua intenzione che accompagna le tue emozioni e le mitiga a favore del tuo obiettivo.
Per avere successo a cosa pensi prima di agire?
Perchè noi, in genere, siamo più focalizzati a come ottenere una soluzione, e un risultato, ancora prima di capire cosa vogliamo.
Quando invece il nostro potere interiore è allineato al risultato finale tutto diventa più semplice. Più chiarezza nella nostra mente, meno sforzo.
Prova in questa giornata a soffermarti all’attimo prima della parola che poi produrrà l’azione e consapevolmente visualizza il risultato che ti aspetti di ottenere!
Le visualizzazioni aiutano ad avere successo
Ti lascio un esercizio semplice.
Oggi, ogni volta che dovrai agire per il raggiungimento di un obiettivo, dal più piccolo (essere puntuale) al più impegnativo (risolvere il problema sul lavoro) focalizza cosa vuoi ottenere prima ancora del come.
Il nostro potere è legato all’azione: cerca la tua intenzione, consapevole e fiduciosa e lascia scorrere il fiume.
Quando il cosa è chiaro, allora sarai guidato e ispirato sulla tua strada del come.
Ti invito ad ascoltare “Il Pronto Soccorso del tuo Potere”, che può esserti d’aiuto in ogni momento della tua vita, per aiutarti a connetterti velocemente alla tua forza interiore.
Ti invito ad attivare da subito questo approccio con te stesso, con i tuoi colleghi e in generale nella tua quotidianità, e poi, se ti fa piacere, fammi sapere com’è andata.
Se volete un supporto, potete contattarci e saremo felici di potervi accompagnare nello sviluppo del benessere organizzativo e dello sviluppo umano in azienda, attraverso il metodo Energyogant di myHARA, concreto e misurabile
Simona Santiani 3387438166 – info@myhara.it
No Comments