Respirare equivale a vivere perché, “Quando il respiro vaga, la mente vacilla”. Patanjali
E quando la mente vacilla siamo in balìa degli agenti esterni e prosciugati della nostra energia.
Tutta la nostra vita è legata al respiro, la nostra nascita avviene con un respiro che ci permette di fare la nostra entrata nel mondo, allo stesso modo la nostra dipartita avviene esalando l’ultimo respiro.
Dal nostro modo di respirare dipende quindi la qualità della nostra vita.
Prana significa “forza vitale” e Ayama significa espansione.
Prana-ayama = respiro come capacità di avere un controllo totale su Se stessi.
Il prana è la parte più sottile, essenziale del respiro, è energia vitale. Per semplificare con un’immagine, è come quando ci si trova in riva al mare o in cima alla montagna, dove l’aria è più pulita e rarefatta e si coglie la pienezza del respiro.
Un respiro lungo e lento denota stabilità,
introspezione, salute fisica, controllo mentale. Un respiro corto e veloce
denota insicurezza, ansietà, scarso controllo mentale e anche molta istintività,
oltre che inevitabilmente una salute instabile.
La nostra salute, il nostro stile di vita, la nostra capacità di vivere bene
la vita sono strettamente legate all’attività meccanica del nostro respiro.
In media le persone compiono 13-15 atti respiratori al minuto. Se il respiro è molto corto, si può arrivare a 20-25. La meditazione, lo yoga e gli esercizi di pranayama ci aiutano a vivere bene a lungo allenandoci a respirare non più di 8-11 volte al minuto.
Il nostro cervello controlla 50-90 trilioni di cellule viventi nel corpo e le rinnova ogni 72 ore grazie agli ioni della terra chiamati Prana. Ogni cellula del nostro corpo viene completamente rinnovata ogni 18 mesi. Per operare questo rinnovamento continuo il nostro sistema necessita di molta energia. E il respiro è il veicolo del Prana, l’energia.
Pensando al respiro, l’immagine che si presenta è quella dei polmoni: tutti sappiamo che è all’interno dei polmoni che avvengono gli scambi gassosi necessari alla nostra esistenza. È tuttavia interessante ricordare che i polmoni sono passivi durante la respirazione, e che questa avviene a seguito di movimenti muscolari (diaframma, che forma una sorta di cupola che separa il torace dall’addome; gli intercostali; i muscoli toracici e gli addominali). Il principale motore della respirazione è dunque il diaframma. In realtà il diaframma e’ coinvolto in tutte le funzioni fondamentali dell’organismo, da quelle psichiche,emozionali a quelle strutturali.
La respirazione è un fatto meccanico per preservare la vita stessa. Questo automatismo può però essere interrotto volutamente quando inseriamo la nostra volontà di modificare il respiro stesso.
Perchè è importante modificare il respiro automatico e/o meccanico?
La risposta è semplice. Il nostro respiro è strettamente legato alle nostre emozioni.
Una emozione forte come la paura, lo stress, l’ansia rendono il nostro respiro instabile e troppo veloce. Un respiro troppo veloce non permette una corretta ossigenazione del cervello, le emozioni in questo caso la fanno da padrone e dunque il lato istintivo dell’essere avrà il sopravvento su tutto il funzionamento della macchina umana.
Non a caso ci vengono in aiuto la mindfulness e la meditazione. La meditazione ha un effetto calmante sulla mente. La meditazione, inoltre, è la possibilità di lavorare su se stessi partendo dalla respirazione.
E’ proprio grazie alla respirazione che si riesce a rallentare il flusso dei pensieri e quindi a “non pensare”. Il non pensare permette di collegare se stessi al proprio “Se”. Lavorare sul proprio subconscio permette di creare condizioni straordinarie per una migliore qualità della vita stessa.
Imparare correttamente a respirare aiuta a eliminare l’80% delle tossine dal nostro corpo, grazie al lavoro profondo che viene effettuato sugli organi interni e sull’ossigenazione del sangue.
L’energia vitale (prana) che fluisce attraverso il corpo, calma istantaneamente la mente, riduce la fluttuazione del pensiero, ridimensiona le emozioni e pulisce il sistema nervoso.
Il respiro consapevole allena ed espande la capacità polmonare rafforzando il sistema immunitario e riducendo il rischio di sviluppare malattie, grazie all’eliminazione di anidride carbonica nel sangue.
Il prana dà al corpo e alla mente lo stesso potere e lo stesso impulso che la corrente elettrica dà a un apparato a essa collegato.
Quando il respiro è insufficiente e povero, il nostro fisico è privo di ossigeno ed anche di energia.
La nostra forza e la nostra energia non dipendono dal corpo fisico, ma dal nostro “corpo elettrico”, noi siamo un campo elettromagnetico che quanto più ogni giorno si nutre di respiro consapevole ( pranayama) tanto più aumenta e mantiene la propria vitalità nel tempo.
Tutti possono praticare le tecniche di pranayama, senza limite di età o senza limiti fisici. Numerosi sono i benefici che possiamo ottenere praticando queste tecniche di respirazione:
– l’eliminazione delle tossine a sostegno di una buona digestione.
– Miglioramento della circolazione sanguigna
e linfatica.
– Tonificazione del sistema nervoso e rinforzo di quello immunitario.
Utilizzando esercizi pranayama possiamo imparare ad agire positivamente sulla memoria, aiutando a liberarci dai pensieri negativi e dalle paure che bloccano la nostra creatività e la voglia di cambiamento.
Il Pranayama funziona perché:
- Utilizziamo appieno la nostra capacità polmonare, migliorando quindi l’ossigenazione di tutto il corpo a beneficio di ogni singola cellula.
- Gli organi non ricevono solo ossigeno ma ricevono anche sangue in abbondanza e la loro efficienza viene incrementata.
- Le variazioni di pressione nella cassa toracica vengono intensificate, e ciò significa una migliore circolazione del sangue tra una cavità e l’altra, perché quando la differenza di pressione è notevole, la circolazione aumenta.
- I cambiamenti di pressione sollecitano gli organi che vengono compressi e decompressi migliorandone le funzioni.
Con un po’ di allenamento nella pratica del pranayama, si possono sperimentare pace mentale, riduzione delle tensioni, aumento del senso di benessere, ordine e disciplina del proprio comportamento.
Controllare il respiro significa controllare la nostra mente.
Ci permette di accompagnare la nostra mente di modo da creare con lei una partnership ed andare nella stessa direzione.
Il ritmo del nostro respiro e il nostro stato mentale sono inseparabili.
Più lento è il ritmo della nostra respirazione, maggiore è il controllo che abbiamo sulla mente.
Ogni volta che ti senti debole e senti di aver bisogno di un caffè inspira e trattieni per il tempo che riesci.
Fallo 7 volte. Ti sei ricaricato/a.
Per smettere di fumare: fallo per 7-15 volte per 7-15 giorni. In quel tempo abituerai il corpo a sostituire il bisogno di nicotina con il bisogno di ossigeno.
Ogni volta che desideri qualcosa ma ti vuoi liberare di quel desiderio, il mantra è “inspira e trattieni”.
Respirare correttamente porta diversi benefici, eccone alcuni:
- regola ansia e stress
- elimina suscettibilità e irritabilità nervosa;
- rallenta e migliora il ritmo cardiaco;
- crescita della resistenza alle infezioni;
- consente di eliminare le tossine
- elimina il rischio di malattie cardiovascolari;
- elimina la stanchezza cronica;
- guarigione di problemi respiratori;
- normalizza i valori della tensione arteriale;
- stimola il sistema linfatico, l’eliminazione di tossine e scorie dall’organismo diventa più efficiente.
- longevità;
- elasticità e luminosità della pelle;
- il corpo può aumentare il calore o rinfrescarsi a seconda della tecnica di PRANAYAMA utilizzata;
- la mente si calma, rilassamento globale dell’intero essere;
- equilibrio energetico a livello di tutte le funzioni del corpo;
- vitalità;
- stato di entusiasmo, voglia di vivere;
- fiducia in se stessi, potere d’azione.
In Pranayama Focus, abbiamo scelto delle tecniche di respiro adatte ad essere integrate in un percorso di crescita individuale ed aziendale, per ottimizzare e migliorare il benessere della persona.
Fondamentale è integrare un lavoro sul corpo accompagnato da tecniche respiratorie che favoriscono lo scioglimento delle tensioni, ed un recupero posturale corretto. Asana Dynamic e Pranayama Focus funzionano in sinergia.
Il respiro è anche influenzato dalla nostra postura, soprattutto se passiamo molte ore seduti davanti ad un computer, la cassa toracica rimane costretta e senza accorgercene spesso tratteniamo il respiro.
Si tratta di cominciare a portare nella nostra vita lavorativa di tutti i giorni delle piccole sane abitudini, che attraverso la pratica costante in poco tempo diventano naturali.
Diventano importanti risorse da sfruttare nelle relazioni, nella gestione dei conflitti interni e degli stati d’ansia lavorativi, soprattutto quando siamo sottoposti ad alti carichi di lavoro.
Una corretta respirazione, attenua i “rumors” della mente, porta calma e chiarezza di visione, favorisce migliori intuizioni, aumenta i livelli di energia e li tiene costanti ed elevati nel tempo.
Ecco un paio di esercizi di pranayama che suggerisco di provare a fare ogni giorno, anche piu’ volte al giorno:
1. Respiro lento e profondo :
1. Riempi la parte bassa dei polmoni. L’aria che entra spinge verso il basso gli organi addominali, e la pancia si espande.
2. L’area toracica si riempie d’aria e si espande lateralmente insieme alle scapole.
3. Riempila parte alta dei polmoni, la clavicola si alza e lo sterno si espande leggermente.
Nell’espirazione, la sequenza avviene al contrario: svuota i polmoni dall’alto verso il basso.
Anuloma Viloma, ovverola Respirazione a narici alterne
Come pratica quotidiana e ogni qualvolta tu ti senta stanco, arrabbiato, aggressivo o in preda alle emozioni.
Si tratta di una respirazione diaframmatica: è il diaframma che lavora. Quello che senti è l’ombelico che a ogni inspiro esce e si gonfa come un palloncino e su ogni espiro si ritrae verso la colonna vertebrale. Il torace e le spalle sono fermi, non si muovono. Prima di passare alla pratica vera e propria, prova a fare qualche respirazione semplice con una mano sulla pancia!
Chiudi poi la narice sinistra con l’indice della mano sinistra, inspira dalla narice destra per 3 secondi, trattieni a polmoni pieni chiudendo entrambe le narici per 3, rilascia dalla narice sinistra, lasciando l’indice sinistro e tenendo premuto solo il destro sulla narice destra per 6, trattieni a polmoni vuoti per 3.
Ricomincia quindi dalla sinistra, come sopra: inspira 3, trattieni 3, espira 6, trattieni 3.
Questo è 1 ciclo completo: prova a raggiungere un totale di 5 cicli.
Alla fine della pratica, circa 1 minuto e 30, potresti provare sensazioni insolite, come giramento di testa, vampate di calore, freddo, senso di pesantezza o leggerezza: se sono temporanee va tutto bene. Sono dovute al corpo che si adatta sia a nuova immissione di ossigeno che alle tossine che vengono rilasciate.
Le tecniche di Pranayama sono molto potenti (utilizzare sempre la massima cautela ed iniziare sempre dalle tecniche più semplici) e quindi necessitano di una profonda conoscenza e devono essere eseguite preferibilmente con la supervisione di un maestro esperto.
Le più importanti e conosciute sono le seguenti:
- Bhastrika Pranayama
- Ujjayi Pranayama
- Visama Vrtti Pranayama
- Sama Vritti Pranayama
- Kapalabhati, esercizi di espirazione forzata
Con la pratica constante, potresti notare modifiche nel tuo modo di pensare, maggiore tranquillità, minor reattività, cambiamenti energetici. Il tutto gratuitamente e senza troppo sforzo.
Se sei interessato, puoi approfondire Pranayama Focus, II pillar del Metodo Energyogant.
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