I colori saziano il cervello e nutrono l’intero psico-soma per aumentare l’energia, anche nell’ambiente di lavoro.
Che cos’è il colore?
Rosso, giallo, blu, verde, viola, bianco: come possiamo accoglierli e usarli rendere il nutrimento e l’alimentazione vitali, al fine di aumentare l’energia personale ?
Colori primari, secondari, complementari… non ci serve definirli, bensì incontrare il loro linguaggio e la loro forza su piani diversi.
Quando guardo o scelgo un rosso, cosa percepisco?
Se sono in mezzo ad un prato verde quale sensazione assorbo?
La risposta cambia.
Il colore infatti può trasferire un’informazione che influenza il nostro sentire, pensare e anche il modo di agire.
Il colore è il vestito visivo di una specifica frequenza vibrazionale.
Essa, attraverso gli occhi, raggiunge il nostro cervello, e il nostro inconscio,
con effetti psicologici, fisici ed emotivi rilevanti e spesso immediati.
Ogni colore, infatti ha qualità specifiche energetiche in grado di influenzare l’intera gamma delle emozioni umane e aumentare l’energia personale.
Ad esempio il blu è apportatore di pace, il giallo risolleva, il rosso può trasformare l’incapacità in energia positiva…
Fin dall’antichità il colore è stato usato su abiti, monili, scudi, tatuaggi, pitture corporee per comunicare emozioni, inviare messaggi, generare reazioni
Gli stessi mondi vegetale e animale se ne servono costantemente per mimetizzarsi, attaccare, riconoscere un cibo favorevole da uno dannoso o altro.
Come ci relazioniamo al colore?
Ogni colore può influenzare il nostro stato d’animo e quindi condizionare le nostre vite e le nostre scelte.
Questo vale per ogni scelta che facciamo: abiti, ambienti, oggetti, cibo.
E si estende agli ambienti in cui il linguaggio del colore è, da tempi antichissimi, studiato con cura per gli effetti silenziosi e profondi che attiva sulle persone.
- Per gli egizi il colore era metafisico: costruivano templi in cui il colore era usato per curare le persone, che vi si recavano per recuperare vigore ed energia vitale.
- Nel Medioevo Paracelso introdusse l’uso dei raggi colorati a scopo terapeutico
- In molti luoghi orientali nei ristoranti gli arredi sono rossi per stimolare l’appetito
- Alcune sfumature di giallo danno nausea e sono proibite sugli aerei.
- Molte tribù di indiani d’America si cerchiavano gli occhi di giallo intenso, per ipnotizzare il nemico, e indossavano casacche gialle e nere, utilizzando la simbologia del mondo animale (le vespe), per avvertimento.
- Kurt Goldstein, ricercatore americano, ha dimostrato inoltre che il colore trasforma le nostre percezioni: gli oggetti sembrano più grandi e pesanti sotto una luce rossa, più piccoli e leggeri con una luce blu.
Noi siamo un sistema aperto.
Il nostro corpo è un sistema aperto.
Il corpo, attraverso i 5 sensi, è in continuo scambio con l’ambiente che lo circonda.
Se infatti ci fermiamo a pensare che non siamo fatti di materia solida e immutabile, ma di energia che scambiamo con l’ambiente, ci rendiamo conto di come il colore possa condizionarci con un’informazione specifica.
Certo, la vista ci aiuta nel recepire una prima informazione ma non è l’unico senso di connessione: il tatto, l’olfatto e il gusto la completano.
Quello che vediamo ci porta a scegliere, e una volta scelto ci relazioniamo con l’oggetto della scelta, e con la sua frequenza che diventa ingerita, assorbita, assimilata, all’interno del nostro organismo in cui genererà effetti a catena.
I colori che saziano e nutrono l’energia
Doppiamo alla psicologia e alla psicanalisi le associazioni colore/emozioni delle quali sono rappresentazione o sollecitazione.
Ogni colore rappresenta una determinata forza emozionale, una determinata espressione emotiva ma contemporaneamente agisce o sollecita quelle stesse forze all’interno di chi è esposto al suo colore.
ROSSO è il fuoco, la passione, il sangue, la vitalità e quindi l’azione per definizione
ARANCIO è giocosità, gioia, creatività, socievolezza e quindi positività.
GIALLO è il colore associato al sole, all’oro, all’allegria, alla felicità, al dinamismo
VERDE è il colore della natura, del rasserenare, della libertà, dell’equilibrio
VIOLA è il colore della meditazione, della introspezione e quindi della calma
BIANCO è il colore della spiritualità, dei riti, della purezza
BLU è il colore dell’acqua, del cielo, dell’immensità nel quale perdersi, dell’apertura di vedute.
Questi codici fanno parte del nostro codice umano da migliaia di anni.
Noi abbiamo dimenticato l’importanza del cibo e dei suoi colori per alimentare, sostenere e aumentare la nostra energia.
Abbiamo confuso l’azione di “ingerire” con l’importanza, sacra, del “nutrire”.
Mangiamo male, senza consapevolezza, in velocità e scomodità, assorbiti da altre informazioni e così facendo alimentiamo lo stress e la perdita di attenzione, la mal digestione e quindi la poca concentrazione e capacità di focus.
Invece dovremmo fermarci, guardare il nostro cibo, annusarlo e gustarlo con consapevolezza.
Ogni cibo non solo ci fornisce gli elementi nutritivi, ma attraverso la sua tinta, il suo colore, la sua forma, influenza la percezione del gusto e offre importanti informazioni e risorse al nostro organismo per aumentare l’energia personale.
Ogni alimento ha una sua specifica valenza cromatica che va direttamente ad agire sui nostri livelli di energia e influisce con la sua vibrazione sul nostro stato psicologico e quindi sulle nostre energie e capacità di agire.
E’ abbastanza facile renderci consapevoli che quando siamo stanchi cerchiamo cibi di colore arancione o giallo, quando abbiamo bisogno di depurarci o disintossicarci andiamo verso cibi di colore verde e, quando il nostro sistema nervoso e il nostro cervello hanno bisogno di nutrimento, andiamo verso cibi di colore più scuro.
Questo è un meccanismo innato nel nostro corpo e il colore è per l’appunto un fattore discriminante nella scelta di ciò che è bene in quel momento per noi.
Ovviamente parliamo di colore naturale e non delle manipolazioni umane che tingono il cibo per rendere maggiormente piacevole ai nostri occhi ed innescare un maggior indice di gradimento, o un maggior livello di attrazione verso un cibo e quindi generarne un acquisto più facile.
La frequenza del cibo ci riporta al colore dell’energia
I codici che abbiamo visto fino ad ora equivalgono anche se rapportati alle frequenze del cibo.
Esiste infatti un’analogia non solo simbolica ma proprio una corrispondenza tra le azioni dei fitonutrienti di uno specifico colore e di come essi agiscono nel corpo.
Possiamo così portare l’analisi e la consapevolezza su una lettura più analogica e intuitiva .
Ecco allora che pomodoro, ciliegia, cocomero, barbabietola, peperone, peperoncino portano forza: i cibi rossi sono stimolanti e antidepressivi.
Agrumi, zucca, carota: i colori giallo e arancio sono quelli dell’allegria e della solarità e non a caso sono i più ricchi di vitamina c, che rafforzano le difese del sistema immunitario, che hanno un effetto depurativo e disintossicante che ci dona leggerezza.
Asparagi, broccoli, basilico, carciofi, prezzemolo : il verde delle verdure ci dona sostanze che favoriscono il buon funzionamento del sistema vascolare e quindi ci aiutano nell’equilibrio metabolico
Cipolle, cavolfiore, aglio, mela, sedano non solo rinforzano ossa e sistema scheletrico ma rendono più fluido il sangue e contribuiscono ad azioni efficaci come depurativi o purificatori, antiossidanti.
Il campo è vasto ma quello che vogliamo condividere è che il colore è un linguaggio tra l’ambiente interno ed esterno del nostro corpo e che grazie ad esso aumentiamo o indeboliamo l’energia personale.
La frequenza del colore nel cibo e’ energia potenziante e/o depotenziante per il nostro cervello, per il nostro corpo fisico e per le nostre emozioni.
Come alimentarsi per aumentare l’energia personale
Scegli il meglio per te e per la tua salute, in quel momento/necessità/stagione e nella scelta riscopri l’azione consapevole e il pensiero creativo.
Per una salute ottimale, abbiamo bisogno di un arcobaleno di colori e di sostanze nutritive.
Mangiare una varietà di cibi colorati può essere un modo semplice per ottenere una gamma completa di vitamine e minerali di cui il corpo ha bisogno per prosperare.
Come si sceglie? Abbiamo parlato della differenza di scelta e decisione .
Cosa cerchiamo in un cibo?
Che sia nutriente, ovviamente, cioè che abbia un alto contenuto calorico (e anche proteico), ma non solo…
Nei cibi naturali, non processati, il colore è un buon predittore dell’apporto calorico – spiega Francesco Foroni, ricercatore della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste – Più un cibo non processato tende al rosso più è probabile che sia nutriente, mentre quelli verdi tendono a essere poco calorici.
Ogni colore indica un’abbondanza di nutrienti specifici
La Natura ci offre, in modo perfetto, in ogni stagione, gli alimenti più adatti per sostenere la nostra salute, la nostra energia in quel determinato periodo o necessità.
La Medicina Tradizionale Cinese interpreta i colori del cibo come una finestra di dialogo tra la natura, il nostro organismo e il sistema di cui facciamo tutti parte e allora diventa quasi un obbligo con se stessi di portare un equilibrio di colori nel piatto.
Ed ecco che la millenaria saggezza degli antichi studi della dietetica in Medicina Tradizionale Cinese già anticipava ciò che la scienza ha ribadito in tempi più recenti, come l’effetto biologico di determinati cibi su specifici organi ed emozioni. Ecco quindi che il verde del sedano ad esempio ha un’azione blandamente rinfrescante e drenante per il fegato, la cistifellea, la vista, gli occhi, i muscoli, le unghie, e quindi dissipa ristagni nell’iniziativa, nello slancio mentale o psichico, mette in moto il pensiero. Permette di essere creativi e coraggiosi nel prendere iniziative e stimola la flessibilità MA il suo eccesso impoverisce l’energia della milza e può generare crampi muscolari, anemia, gastrite, ansietà, inappetenza, instabilità mentale, irritabilità e malumore.
Perchè?
Perchè il colore del cibo nel piatto ci aiuta ad allinearci, portarci in equilibrio con la frequenza che serve in quella stagione, in quel momento.
Quindi è importante permetterci di attingere a tutto ciò che può fare la differenza nel nostro piatto, perché ogni forma, come ogni colore che incontriamo, è anche un’informazione potenziale che può fare la differenza nella qualità della nostra giornata, dei nostri pensieri, delle nostre emozioni, nella capacità di affrontare un problema o attingere alla fonte creativa interna.
Allora io vi invito a colorare il piatto nel rispetto del sentire innato, e anche dell’ascolto che facciamo del nostro corpo.
Apriamoci a scoprire, investigare e ascoltare le nostre scelte non come abitudine o tradizione ma come dialogo profondo, vasto, immenso, perfetto e meraviglioso che può attivarsi quando lasciamo che il colore ci guida nelle scelte.
Cerchiamo l’armonia anche nel piatto ricordando che un aggiunta di un colore completa l’informazione anche dal punto di vista energetico
Quindi anche senza essere esperti nella comprensione e nella conoscenza dei nutrienti e dei valori nutrizionali sarà per noi sufficiente colorare la nostra vita nel rispetto di noi stessi.
Fidatevi, lasciatevi guidare dalla predilezione per un colore piuttosto che per l’altro, e riscoprite la libertà di essere e dare energia in consapevolezza, leggerezza e libertà.
UN PENSIERO PER TE
“Se vuoi stare bene ed essere felice devi prestare ascolto al tuo ministero degli interni”.
Laura Padovese
ESERCIZIO
“colora” i tuoi piatti con ……….e annota su un foglio la differenza (con e senza), puoi usare:
- Prezzemolo fresco tritato a mano
- Curry
- Peperoncino
- Sesamo tostato o non tostato
- Filetti di pomodoro
“componi” i tuoi piatti con almeno 4 colori e senti la differenza
“mangia” un colore alla volta e senti cosa ti trasmette
ENERGYOGANT
Il metodo Energyogant concreto e misurabile, ha come intento il miglioramento e il sostegno dell’energia personale anche nei momenti di alto impatto lavorativo.
E’ suddiviso in 4 macro aree all’interno delle quali vengono forniti strumenti e feedback per sviluppare energia, creatività, concentrazione e vitalità nel singolo, migliorando il benessere organizzativo.
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