X:” Com’era il sapore di ciò che hai mangiato?”
Y:“… Buono.”
X: “Si, ma com’era il sapore?”
Y: “… Il sapore…”
E tu che stai leggendo, com’era il sapore dell’ultima cosa che hai mangiato?
Sapresti descriverlo?
Perché, se tu sapessi descriverlo, mi racconteresti tante cose.
Mi diresti se lo hai trovato gustoso, morbido, pieno, oppure allegro in bocca, mi racconteresti le sensazioni che hai provato incontrando quel cibo con attenzione nella tua bocca… Se il suo gusto era rotondo o secco, umido o asciutto, e mi descriveresti anche le sue caratteristiche più estese: se lo hai trovato vivacizzante, tonico e, tra gli effetti che genera sul corpo, se ti ha rilassato o dato vitalità ed energia oppure sonno e sbadigli.
Potresti anche avere ricordato qualche momento del passato in cui hai già sperimentato quel gusto, oppure del luogo in cui hai scoperto per la prima volta quella spezia, e della persona che te ne ha parlato…
E quindi, dimmi, come era il sapore di quello che hai mangiato prima di leggermi?
🙂
Porta attenzione la prossima volta in cui metti del cibo in bocca… E cerca di raccogliere più sensazioni possibili…
Se lo farai, vivrai molte sorprese, e, tra tutte, avvertirai un piacere intenso, e inoltre la tua mente sarà, in quei momenti, completamente silenziosa, partecipe del gusto insieme a te, e potrai anche quindi godere gli effetti ristoratori e rigeneratori del suo silenzio. Anche la mente, quando è quieta, si rigenera!
Mangia quindi con tutta l’attenzione di cui sei capace!
Laura Padovese
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