Ho letto il libro “La sconfitta di Cronos” di Salvatore Brizzi che dice:
Non esiste – né mai esisterà – alcuna prova dell’esistenza di una “cosa” chiamata tempo, né del fatto che il tempo sia capace di scorrere in una certa direzione, quasi fosse una “forza fisica” che agisce indipendentemente da noi.”
Ciò che emerge da questo testo è che l’idea che il tempo “scorra” deriva dalla nostra mente, che tende a frammentare la realtà in una sequenza di eventi. Questa percezione crea un’illusione di movimento dal passato verso il futuro, ma in una prospettiva più elevata, tutto avviene simultaneamente, in un eterno presente. Anche in ambito scientifico, alcune teorie della fisica moderna, come la relatività generale, suggeriscono che il tempo non sia assoluto. Piuttosto, è una dimensione che coesiste con lo spazio in quello che viene definito “spazio-tempo”. In alcune interpretazioni, tutti i momenti esistono contemporaneamente, ma noi percepiamo solo un “flusso” lineare a causa della nostra coscienza limitata
Comprendere che il tempo non scorre può aiutare a vivere più pienamente nel presente. Quando ci si libera dall’ansia per il futuro o dai rimpianti del passato, si entra in uno stato di maggiore presenza, serenità e connessione con la realtà.
Il tempo sembra scorrere, diamo per scontato che stia scorrendo, ma semplicemente non è vero. Se ci fermiamo un attimo ad ascoltarci, ad auto-osservarci questa “cosa” che crediamo stia scorrendo, in realtà non lo fa. Non c’e’ niente che va da un punto ad un altro. Se ti osservi c’è solo il momento presente. E’ una cosa indubitabile e indiscutibile.. E’ la mente che ci fa credere questo. La mente funziona per immagini, per sensazioni. E’ collegata ai nostri sensi. Quindi noi in qualche modo sentiamo e cerchiamo nel passato e nel futuro perché abbiamo queste immagini mentali.
Ma quando ci soffermiamo sulla realtà non c’è un momento che realmente si sposta dal passato verso il futuro. Questa cosa non accade, non è mai accaduta e non può accadere.
Come si fa a fuggire da questa situazione? Il corpo però invecchia…
Quindi c’è questo tempo che trascorre. In realtà è la mente che funziona per immagini e che condiziona anche l’idea di invecchiamento che abbiamo.
L’invecchiamento riguarda la mente, l’illusione del tempo sta all’interno della mente.
La mente, che lavora per immagini, è abituata da sempre al fatto che il corpo invecchia.
Ogni mente va a a creare un corpo che rispecchia le condizioni di quella mente. Tutte le menti sono convinte che debba invecchiare questo nostro corpo. E’ letteralmente una proiezione radicata nel nostro subconscio ed è possibile trasformare solo in uno stato di coscienza molto evoluto.
Non si può uscire dal tempo utilizzando il tempo.
Se il tempo non scorre e tutto è già qui, allora il “momento presente” diventa un portale verso la totalità. Non c’è più separazione tra passato, presente e futuro, ma solo una consapevolezza che abbraccia tutto.
Anche quando diciamo bisogna stare nell’istante presente, nel “qui e ora”, non ci deve essere alcuna finalità, deve accadere un’intuizione istantanea.
Riuscire a restare sull’istante presente è tutto ciò che possiamo fare, lo dicevano già Gurdjieff ed Eckart Tolle.
Brizzi spesso invita a osservare come la mente sia proiettata verso ciò che non esiste realmente:
- Passato: vive attraverso ricordi che sono reinterpretazioni mentali.
- Futuro: vive nelle aspettative e nelle paure, ma queste sono solo ipotesi mentali.
Esercizio pratico: chiediti quante volte sei veramente “nel momento presente”. Ogni volta che ti accorgi di essere altrove con il pensiero, fai un respiro profondo e torna all’adesso.
Ma non possiamo farlo con l’idea che il prossimo istante sarà quello della liberazione, Esiste solo questo istante presente. Questo è l’istante in cui deve accadere qualcosa, non il prossimo istante. Così facendo restiamo ancora prigionieri del tempo.
Noi siamo convinti che ci sia il momento presente e intorno o dietro e davanti, ci siano il passato e il futuro. Anche qui si vede come siano tutte immagini mentale. Come se il tempo fosse consequenziale, da A a B: davanti, indietro e noi noi in mezzo.
Noi accerchiati e circondati dal tempo.
Non è così non c’è alcun accerchiamento. In realtà l’istante presente comprende tutto. Più entriamo nell’istante presente più ci rendiamo conto che questo passato e futuro sono all’interno di noi, sono all’interno dell’istante presente, che è eterno.
L’istante presente prende tutto ed è eterno. Eterno non significa che dura tanto, per degli anni, come qualcosa di molto lungo che si stende per molto tempo. Eterno vuol dire che non ha tempo, non ha nessuna estensione, né nello spazio né nel tempo. E’ per questo motivo che non può essere realizzato nel tempo. Deve accadere un’intuizione. E’ una grazia.
La realizzazione è una grazia. Non possiamo prenderla con la violenza, non possiamo prenderle con la volontà.
Più faccio un esercizio, più mi avvicino a questa realizzazione, all’eterno. Non posso avvicinarmi all’eterno perché l’eterno è già qui e si prende tutto lo spazio che c’è. Non c’è ulteriore spazio per cui io possa arrivare all’eterno. L’eterno è già tutto ciò che c’è. Lo so che può sembrare un paradosso.
Quando tu ti osservi non lo senti questo tempo che scorre. Anche se ti accorgi che tra un anno il corpo è più vecchio però tu non l’hai sentito scorrere. Ti rendo così conto che c’è solo l’istante presente e e anche nell’istante presente il corpo continua ad invecchiare. Perché segue i costrutti della mente che è abituata ad invecchiare
Il corpo a differenza della mente vive naturalmente nel presente.
Come possiamo utilizzare il corpo per ancorarci nel qui e ora e liberarci dalla trappola mentale del tempo?
Possiamo ancorarci al nostro respiro e al corpo stesso.
Invece che vagare con la mente, nel passato, nel futuro ed essere prigionieri di Cronos, possiamo ancorarci alle sensazioni corporee.
Invece essere persi nelle nostre solite immagini, che magari provocano ansie e sensi di colpa per qualcosa che non abbiamo ancora superato
Sentiamo il nostro corpo.
Per esempio, guidare la macchina percependo la forte energia che dal petto arriva alle mani.
Sentire che nelle nostre mani affluisce l’energia, che parte dal centro del petto, passa attraverso gli avambracci e arriva alle mani. E una volta arrivata alle mani, la sentiamo sul nostro volante
Guidiamo a partire dal petto, invece che guidare a partire dalla testa.
Questo ti costringe a stare nel corpo e ad usare il corpo come ancoraggio
E’ un ottimo esercizio.
Si può ascoltare qualcuno a partire dal torace e scoprire che il mio vero io è qui. Uno dei fenomeni che accadono quando si realizza il qui e ora è che si esce dalla mente e si slitta nel petto, al centro del torace. E quindi davvero ti sposti, guidi cammini agisci partendo dal torace, la mente perde il controllo. Non sparisce ma passa dalla periferia perché al centro c’è il corpo.
Come si fa con la vita che ci chiede di organizzarci gli obiettivi, le vacanze, la spesa, il domani ecc.?
Vivere nel qui e ora non vuol dire fregarsene del passato o del futuro.
Non è che perche’ io mi sto organizzando nel futuro sono nel futuro.
Posso organizzare la mia agenda, le mie vacanze ecc. restando nell’istante presente
Significa entrare in uno stato di coscienza non ordinario, dove si realiizza il qui e ora. Non è solo uno stato mentale, qualcosa che io credo sia così. E’ un nuovo stato di coscienza. Poi faccio esattamente le stesse cose che facevo prima. Ma non c’è più ansia, non c’è più paura, non ci sono più recriminazioni riguardo al passato, non ci sono più sensi di colpa.
Il passato e il futuro non influenzano più il momento presente, anzi stando in questa presenza è il presente che influenza il futuro. E il presente influenza anche il passato.
Anche il passato posso viverlo in modo completamente differente, ma devo entrare in questo stato di presenza, in questo nuovo stato di coscienza. Una volta qui mi organizzo la mia vita come tutti. Non è che ci si siede sulla roccia e si aspetta.
I ricordi sono immagini mentali, così come le anticipazioni del futuro che sono quelle che fanno invecchiare il nostro corpo. Ciò non vuol dire che non abbiamo vissuto quelle esperienze. Io ho vissuto la mia vita da bambina e un giorno vivrò la mia vita da più vecchia in base a ciò che la mente creerà in base a ciò che c’è nel mio subconscio per cui sarò più vecchia o non succederà se dovessi morire domani. E anche questo il motivo per cui conviene vivere nel qui e ora.
Quando ero bambina ero nel qui e ora non ero nel passato.
Al di là del momemto presente non c’e’ altro. Il futuro è ancora più chiaro che non c’e’.
Tra 5 minuti non sappiamo cosa succederà. Non esiste ancora. In ogni istante stiamo vivendo sull’orlo di una abisso e stiamo creando il futuro. E’ che noi ci immaginiamo che il locale dove andremo a magiare stasera è già li che ci aspetta. No non è già li. Potrebbe crollare da un momento all’altro, potrenmo non vederlo mai oppure potremmo cambiare idea e non andarci. In ogni istante noi creiamo il futuro un pezzo alla volta e il passato man mano sparisce e in ogni situazione stiamo vivendo in bilico tra un futuro che non c’è ancora e il passato che è già sparito.
Cosa rimane? Il ricordo della mente certo. Ma il ricordo è sempre nel qui e ora.
Siamo convinti che il futuro è li che ci aspetta, che dobbiamo entrare nel futuro, (vedi la pubblicità che ci dice “entra nel futuro, compra questa macchina…) ma non c’e’ il futuro dove entrare.Il futuro lo creiamo istante dopo istante
Tu diventi l’istante presente non è che lo vivi. Tu diventi l’eterno.
Si arriva in questo stato di coscienza attraverso la presenza del qui e ora
Eckat Tolle dice stare nel corpo e nel respiro il più possibile
Tutti gli esercizi di presenza sono fondamentali per stare nell’istante presente. Siamo fatti dell’istante presente.
Meditazione per entrare in uno stato alterato di coscienza.
Entrare nell’istante presente è più intuitivo.
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