Dobbiamo abbracciare la gratitudine ed esserne generatori in azienda e nella vita
«Ogni volta che al mattino ci svegliamo è una nuova benedizione. Sono riconoscente per le cose che ho visto e avuto, ma anche per le cose che stanno per arrivare nella mia vita»
Joe Vitale
E’ stata una benedizione l’anno appena trascorso! Non sto scherzando e non ho bevuto nulla…
Siamo alla fine dell’anno e il pensiero preponderante che sento in questi giorni è gratitudine per questo anno che mi ha permesso di attivare potenzialità che tenevo assopite.
Un anno straordinario per aver scardinato alcune credenze che avevo che mi limitavano.
- Ho recuperato una relazione che da anni mi faceva soffrire e che ormai avevo dato per “estinta”, pur lasciandomi una costante vena di tristezza. E ho imparato che se lasci il cuore aperto e continui a mandare amore, anche quando ti risulta difficilissimo, per prima cosa cambi tu e anche intorno qualcosa succede, sicuramente non con i tuoi tempi, ma chi l’ha detto che i tuoi siano quelli giusti?
- Ho riprogettato concretamente il tempo nella mia agenda per lavorare sulla crescita, per me vitale, del senso di myHARA nelle aziende e dello scopo di myHARA per me.
- Ho riscoperto il gusto del coaching individuale, rispetto alle preponderanti attività di team che ho svolto con myHara negli anni precedenti e oggi mi sento in armonia con questo “ibrido” tra one to one e lavori di gruppo perché rende le mie giornate nuove, creative e soprattutto sento che la bellezza della relazione d’aiuto, se messa intimamente a servizio, rende tutto più semplice. Non facile, ma semplice.
- Ho rafforzato la qualità della mia pratica e conoscenza dello yoga, rendendolo non qualcosa di separato da me, ma in me. Per me lo yoga è dentro. Mi accorgo sempre più che non pratico con l’intenzione di aggiustare o correggere qualcosa, ma con l’intenzione di permettere alla stessa intelligenza che fa sbocciare i fiori in primavera o brillare le stelle di notte, di manifestarsi pienamente in me! Non mi interessa essere una perfetta yogin, so che la sfida sarebbe inutile e sarebbe uno spreco di energie, ma mi interessa vedere con gioia i miei continui miglioramenti. Come dice Naropa: “La suprema condotta è assenza di sforzo”
- Ho ridimensionato, scoprendo che esperienze, luoghi, contesti che prima mi sembravano scontati oggi acquistano più gusto, diventano un po’ più speciali e li apprezzo di più (vedi cinema, ristoranti ecc)
Recuperare- Riprogettare-Riscoprire- Rafforzare-Ridimensionare: prova a vedere anche tu con queste cinque “R” cosa è cambiato nel tuo anno? A me ha aiutato molto proprio per esercitare la gratitudine.
Cosa c’entra la gratitudine con l’innovazione e la vita sostenibile?
E’ il cuore!
Come diceva Steve Jobs: Creatività non è fare ogni giorno qualcosa di nuovo, ma unire i puntini…” e provare a vedere di fare le stesse cose da un altro punto di vista, con una diversa angolazione”.
La gratitudine è quella forza rivoluzionaria che mi permette di mettere in campo creatività e innovazione, accorgendomi, come punto di partenza di ciò che c’è già.
E’ il primo passo. Essere grati per ciò che abbiamo e non dare nulla per scontato.
Ma concretamente. Ogni giorno. Allenarci ad osservare e riconoscere.
Quante volte a fine giornata di fermi un attimo e pensi a cosa ti è capitato e al motivo per cui sei grato di quella esperienza, persona, ecc.?
Non c’è bisogno di cercare grandi cose!
La maggior parte delle persone a questa domanda risponde che non è successo nulla. Che è stata una giornata normale. Normale in che senso? E secondo quale parte di te?
Quante volte un lavoro, un progetto o un preventivo non vengono accettati senza neanche un messaggio o una conferma? Quante volte un aiuto viene dato per scontato? Qual è stata l’ultima volta in cui hai notato una mancanza di gentilezza e gratitudine in azienda? Qual è stata l’ultima volta in cui ti sei dimenticato o non hai prestato attenzione nel dire “grazie”?
Credo che ognuno potrebbe fare un nutrito elenco.
Ora pensa a quante volte ti sei fissato su una singola mancanza da parte di una persona. Lo sguardo è rivolto a ciò che manca. È molto più facile porre attenzione su ciò che manca invece che su ciò che già si possiede: fissarsi sulle mancanze ci viene più facile e spontaneo. Non si pressupone, dunque, che l’altro possa aver avuto i suoi motivi, che si sia dimenticato di esprimere riconoscenza nei nostri confronti. E così, la fissazione non fa bene a nessuno di noi, né alla relazione.
Probabilmente la maggior parte di noi crede che la gentilezza e la gratitudine facciano parte della buona educazione. Quindi se sei educato, sei gentile e capace di dire “grazie”. Questa non è gratitudine. E’ buona educazione.
Certo tra niente e la buona educazione, almeno la buona educazione ci permette di stare nel “quieto vivere” della vita sociale e di essere, quantomeno, accolti.
Ma la gratitudine è energia potente e rivoluzionaria.
La gratitudine è potere.
E’ quel potere che conduce l’uomo ad una connessione più profonda con la vera natura delle cose.
«Se sapremo provare Gratitudine nei nostri cuori e diffondere Gratitudine con le nostre vite, rivoluzioneremo l’approccio “mors tua vita mea”, che ha caratterizzato l’umanità fino al XX secolo, e costruiremo un futuro orientato a un nuovo, necessario paradigma: “vita tua vita mea”».
La gratitudine è un gioco a “somma positiva” per l’ innovazione e la sostenibilità
La gratitudine è un gioco a “somma positiva”, dove non ci sono né vincitori, né vinti, ma tutti vincono. Allenarsi a vivere nella gratitudine è un processo di crescita che parte dal sentirsi presente in ogni momento, ma soprattutto inizia dall’apertura del cuore per accogliere valore. Solo in questo modo, puoi essere riconoscente nei confronti di te stesso, degli altri e, in senso astratto, per la vita e ciò che la adorna.
La riconoscenza è la memoria del cuore
Lao Tse
La gratitudine ha a che fare con la legge d’abbondanza e la legge d’inserzione.
La Legge di Abbondanza (o di Sufficienza) afferma che noi siamo naturalmente abbondanti e che siamo in grado di creare qualsiasi cosa desideriamo. Inoltre, viviamo in un mondo abbondante, in cui c’è una quantità illimitata di beni. Ci è stata data la vita e abbiamo accesso al potere di cui abbiamo bisogno per creare la nostra vita.
Gli economisti insegnano che l’economia è una coperta stretta, i media e la stampa ci parlano continuamente di risorse limitate. Le credenze collettive basate sulla mancanza influenzano la nostra capacità di manifestare i veri desideri del nostro cuore, perché ci fanno pensare che siano difficili da raggiungere.
Fare il lavoro che ci piace? Figurati! Bisogna lavorare con fatica per guadagnare il pane!
Una relazione soddisfacente? L’amore duraturo e fedele non esiste, sono tutte illusioni!
Questa mentalità della mancanza o scarsità in verità ci controlla facendoci diventare schiavi di falsi desideri, che non sono nostri ma nascono dal confronto con quello che hanno gli altri, e attivano in noi l’istinto alla lotta per essere migliori degli altri.
Molti di noi sentono che ciò che siamo, ciò che abbiamo e ciò che stiamo facendo non è abbastanza.
Questa è una grande menzogna.
La verità è che “siamo abbastanza”. In questo momento, siamo perfetti, completi così come siamo. Noi desideriamo sempre di più perché ci stiamo espandendo, viviamo in un Universo in continua espansione.
Va bene desiderare di più, è normale, ma il punto di partenza è che io vado bene così, sono abbastanza e quello che ho è abbastanza. Da questo spazio posso solo essere e avere di più.
Ecco perché la gratitudine è così importante perché mi allena a riconoscere ciò che c’è già per poter desiderare il meglio per me.
Ci sono due modi per applicare La Legge di Abbondanza
- Il primo modo è pensare che il mondo è un luogo abbondante. Osserva quanta acqua c’è negli oceani, quanto cielo, quanta vita c’è intorno a te.
- Il secondo modo è pensare che hai già tutto dentro di te e che il tuo stato naturale è di abbondanza. Hai tutto ciò di cui hai bisogno dentro di te per creare il tuo lavoro ideale. Hai tutto dentro di te per attirare il tuo compagno ideale, il tuo peso ideale.
Quando vivi in abbondanza sei connesso al flusso della vita. Mentre segui il processo di auto-trasformazione, ti apri al flusso dell’energia e la tua vita diventa abbondante. Abbondanza significa avere tanto, tutto quello che vuoi. Non è avere abbastanza, è avere di più.
Ecco come applicare la Legge di Abbondanza e Gratitudine
- Sii grato ora. Non aspettare di essere soddisfatto quando riceverai qualcosa. Dì a te stesso: “Sono grato di ciò che ho adesso, amore, felicità e sicurezza provengono dall’interno di me”. Inizia da dove sei e da cosa hai adesso.
- Se ti sembra di avere poco, sii grato di avere la vista o le tue gambe, di avere il cielo, di avere la vita. Se facciamo un regalo e non riceviamo un grazie, ci passa la voglia di farne un altro: così fa anche l’Universo con noi, se non siamo grati di ciò che abbiamo già, la nostra vibrazione negativa non può attirare nessun altro regalo.
- Stabilisci i tuoi obiettivi, immagina di essere già lì e sii deciso a raggiungerli, qualunque cosa accada. Non farti distrarre da apparenti peggioramenti durante il percorso, guarda avanti.
L’abbondanza si manifesta quando siamo in pace con dove siamo e con cosa abbiamo adesso e siamo eccitati riguardo alle possibilità future.
La Gratitudine e la Legge d’Inserzione
La legge d’inserzione semplicemente riporta l’attenzione e la responsabilità su di noi.
Siamo noi che decidiamo sempre quali tipi di pensieri, atteggiamenti, parole ecc. esprimere, inserire nella nostra vita.
E’ un po’ come una grande torta (la nostra vita) con moltissimi ingredienti: quello che mettiamo nella nostra torta per ottenere il miglior risultato dipende dagli ingredienti di qualità che inseriamo.
Se io nella mia vita ho sempre pensieri negativi, lamentosi, di critica, reputo sempre che la colpa sia dell’altro, che ingredienti sto inserendo nella mia torta della vita?
La legge d’inserzione mi invita a provare per esempio ad inserire nei miei ingredienti un po’ di gratitudine per le persone che ho incontrato, per i risultati che ho raggiunto, per la bellezza che mi circonda, per la telefonata che ho ricevuto, per quel sorriso, ecc.
Ecco che se inserisco un nuovo ingrediente, il risultato della mia torta cambia.
Piccoli gesti, per grandi risultati.
Possiamo decidere noi a cosa pensare! Questo ci dice la legge d’inserzione.
La gratitudine dà forma all’innovazione e alla vita sostenibile
Noi siamo esseri pensanti che prendono la forma di ciò che si pensa.
Cosa ci accade quando iniziamo a sentirci grati? Iniziano a palesarsi eventi e situazioni favorevoli proprio a quello stato mentale.
Perché? Perché la gratitudine genera fede, la fede genera aspettativa e l’aspettativa ci fa pensare a eventi e situazioni che appunto ci aspettiamo e che (guarda caso e quasi sempre) si verificano.
Ma non solo…la gratitudine è un meccanismo di purificazione interna che ci consente di fare pulizia di tutta la negatività che abbiamo dentro: pensieri, comportamenti, immagini mentali, etc.
Spesso subiamo passivamente gli eventi come se non avessimo nessun controllo perché ci piace immaginare che reagiamo ad un mondo oggettivo, mentre in effetti reagiamo ad un nostro mondo interiore (soggettivo) così potente da interagire con la realtà.
Immaginiamo la vita come un qualcosa “che ci capita” senza renderci conto invece che siamo potenti co-creatori.
Uno dei fattori che delimitano fortemente il nostro reale raggio d’azione è la negatività.
Chi è il nemico numero uno della negatività? la gratitudine.
Dobbiamo ricordare che siamo in presenza di un universo estremamente generoso, un universo che ha creato la vita e che vive lui stesso per perpetrare la nostra esistenza.
Tutto il potere è lì.
Se entriamo in contatto con questa fonte perpetua di generosità entreremo in contatto con una fonte perpetua di gratitudine che farà brillare costantemente le nostre esistenze.
Tutti gli stati mentali negativi come ansia, depressione, scarsa autostima, apatia, paranoia, paura possono essere contrastati con la gratitudine.
Partiamo dal presupposto che tali stati mentali vengono creati nella nostra mente.
La maggior parte delle volte non vi è un reale fattore esterno che provoca quegli stati.
Il più delle volte la negatività prende la sua forza da un pensiero che, preso singolarmente, può addirittura sembrare innocuo. Tale pensiero tuttavia, se mantenuto nel tempo, può ingigantirsi sempre di più, portando ad oscurare la nostra mente tanto da non poter più scorgere le luce del sole, cioè la positività della vita stessa.
Hai ringraziato oggi?
La gratitudine è la migliore medicina per lo Spirito, ricostruisce le cellule e i neuroni danneggiati, guarisce la tua memoria cellulare, ricollega il tuo DNA ed espande la mente.
I benefici della pratica della Gratitudine per l’innovazione e la vita sostenibile sono molteplici, crea intorno a te uno scudo protettivo che ti protegge da ogni energia discordante che si sta generando all’esterno.
Riempiti di GRATITUDINE per le cose semplici, ringrazia per tutte le cose meravigliose che ti circondano, fermati un attimo e sii grato per l’infinito colore blu che l’Universo ci regala nel cielo, in nessun’altra dimensione c’è un blu simile al cielo che ci circonda, apri gli occhi ✨
Smetti di trovare scuse per praticare questo semplice esercizio, guarda le meraviglie che ti circondano e ringrazia. . . .
Ringrazia il tuo corpo, qualunque forma possa avere, per essere una macchina perfetta; quello che chiami corpo è stato progettato con alta tecnologia.
Ringrazia il tuo cervello per aver registrato nella tua memoria, colori, suoni, consistenze, aromi e sapori squisiti.
Ringrazia le tue emozioni, sono quelle che ti trasmettono l’ “esperienza”.
Ringrazia, non lesinare mai quando si tratta di essere grato, è impossibile per te anche se te lo spiegano, immaginare tutte le ricompense che l’Universo ti invierà…
ti assicuro che è infinitamente gratificante quando ti apri a ricevere.
La gratitudine è la chiave che apre la porta al Tempio della pienezza, dell’innovazione della vita sostenibile.
I Benefici della Gratitudine per creare un clima aperto all’innovazione e alla vita sostenibile
- Migliora l’umore del personale. Fare atti di generosità ci fa bene. Ci rende più felici, con la conseguenza di essere più creativi ed ispirati, creativi, resilienti e pronti ad affrontare e risolvere ogni difficoltà.
- Incoraggia il lavoro di squadra. Facilita il lavoro di collaborazione. Alimenta la curiosità verso gli altri, rende più facile lo scambio di informazioni, riduce i conflitti interni e favorisce la soluzione rapida di problemi.
- Migliora la reputazione dell’organizzazione. Che viene vista non più come un’azienda che punta solo al mero guadagno, ma che ha valori e cultura, facendola percepire come sicura ed affidabile. E aumentandone la visibilità.
- Fidelizza i dipendenti. Non solo il personale, ma anche l’umore dei clienti migliora. Un cliente che vede un clima caldo in un’azienda, un clima di aiuto e collaborazione, è più incline a tornare e a parlarne bene ad amici e conoscenti.
Esprimere gratitudine può essere uno sforzo enorme, in particolare mentre cerchiamo di comprendere e gestire meglio noi stessi. Ma quando riuscirai a coglierne il potenziale, e vedere i primi risultati di una ritrovata felicità in azienda, allora non potrai più esimerti dal manifestarla ai tuoi collaboratori.
Sono molte le azioni che puoi attuare con i tuoi collaboratori:
– salutali ogni mattina quando arrivano;
– sorprendili con qualcosa di diverso, come un pranzo o una pausa caffè, tutti insieme;
– rispetta il loro tempo e non trattarli con superficialità;
– valorizzali, riconosci gli sforzi anche quando le cose non vanno come dovrebbero e incentivali a fare di più;
– condividi i successi, ma non farli sentire abbandonati nelle sconfitte;
– premiali per i risultati ottenuti;
– ringraziali, non dare per scontato il loro lavoro;
– programma attività di team building per incentivare l’appartenenza a un gruppo, non solo come lavoratori, ma anche come persone.
Il nostro percorso di TRASFORM-AZIONE VERA: Dire, Fare, Abbracciare finisce qui.
Abbiamo in questi 3 mesi condiviso contenuti e strumenti che speriamo possano esserti stati utili.
In ogni caso, in qualsiasi momento della tua vita tu possa beneficiarne, sarà per me un piacere aver dato un piccolo contributo al miglioramento e al benessere di ognuno di noi.
Il mio augurio è che tu possa sempre più accedere al tuo spazio interiore di infinite possibilità, con vitalità e passione!
Sempre con infinita gratitudine, ti auguro un sorprendente 2022!
Se ti sei perso i precedenti articoli ecco i link:
. IL DIRE E LA COMUNICAZIONE EMPATICA E POTENZIANTE
. IL DIRE E L’AVERE SUCCESSO IN AZIENDA E NELLA VITA
. IL DIRE E IL RISPETTARE LE REGOLE IN AZIENDA E NELLA VITA
. IL DIRE IMPLICA IL VERBO SBAGLIARE
. IL FARE E LA ROUTINE DEL MATTINO
. IL FARE E LA MIA ROUTINE QUOTIDIANA
. Il FARE E IL CIBO CHE DA’ ENERGIA
. IL FARE E L’INTELLIGENZA CREATIVA IN AZIENDA
. L’ABBRACCIARE E L’INCLUSIONE LAVORATIVA
. LA CULTURA DELLA GENTILEZZA COME INVESTIMENTO
. LA VERA FELICITA’ IN AZIENDA MANTIENE I TALENTI IN AZIENDA
Se invece sei alla ricerca di un supporto, puoi contattarci e saremo felici di poterti accompagnare nello sviluppo del benessere organizzativo e dello sviluppo umano in azienda, attraverso il metodo Energyogant di myHARA, concreto e misurabile
Simona Santiani 3387438166 – info@myhara.it
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