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  • Il metodo

    Mal di schiena da stress: la gentilezza come antidolorifico

    Tensione muscolare e mal di schiena da stress sono malesseri comuni soprattutto in questo periodo che ci sfida nella flessibilità, resilienza, disponibilità e chiarezza di intenti.

    La nostra postura rappresenta, per definizione etimologica, il nostro modo di stare. L’atteggiamento che assumiamo nei confronti di una situazione.

    Una postura corretta non esiste, esiste la postura “giusta” per la nostra struttura, che ha creato i suoi adattamenti e le sue compensazioni più idonee nello spazio, per attivare le funzioni antigravitarie con il minor dispendio energetico.

    La postura di un individuo è il suo primo biglietto da visita, ed è frutto del vissuto della persona stessa e del suo rapporto con l’ambiente circostante che sia in smart o home working, in ufficio, seduti in terrazzo o su una panchina di un parco.

    E’ il contesto, l’ambiente o sono le emozioni che determinano la trasformazione della nostra postura?  

    Può cambiare la nostra postura?

    Possono una telefonata, una mail, una conversazione con un collega, il capo, un amico influenzare la postura?

    In base alla forma-pensiero con cui viviamo la nostra presenza nel momento, il cervello invia informazioni al corpo che, di conseguenza, reagisce allo stimolo: può fluire nel momento o, come a volte accade, irrigidirsi e chiudersi in una forma resistenza.

    Ciò che orienta spesso, in un modo o nell’altro, i nostri atteggiamenti ed orientamenti comportamentali e’ la regina delle emozioni: la paura.

    Noi agiamo ( fluiamo) o non agiamo ( ci irrigidiamo) per paura nella maggior parte dei casi. 

    Il meccanismo è sempre generativo.

    E il mal di schiena da stress ne è una diretta conseguenza.

    Le cause sono sempre prima ancora che fisiche, energetiche ed emotive.

    Ovviamente possono anche essere ricercate in abitudini, posizioni non corrette ripetute e mantenute nel tempo, respirazione scorretta, squilibri biochimici derivati da una scorretta alimentazione.

    Ma esiste sempre un legame tra emozione e dolore, che genera una risposta a livello fisico (presenza consapevole del corpo nello spazio) ma anche a livello energetico (predisposizione dei nostri pensieri nel momento).

    Corpo fisico-corpo mentale-corpo energetico/spirituale sono l’unica via 

    di comunicazione sempre attiva che traducono ed esplicitano la nostra esistenza nel mondo. 

    Sono conduttori di gioia e dolore della nostra vita: le finestre aperte verso il mondo e dentro noi stessi.

    Ricordiamo però che loro sono sempre in connessione, quello che succede ad UNO succede al TUTTO.

    Cosa ti sta dicendo la tua schiena ?

    Non ne posso più.

    Non reggo questi ritmi.

    Il lavoro è troppo pesante.

    Mi sento sotto pressione.

    La situazione è frustrante.

    Il mal di schiena da stress comunica esattamente ciò che pensiamo, sentiamo e viviamo.

    Quando è stata l’ultima volta che hai avuto questi pensieri?

    Prova a prestare ascolto, se e quando questi pensieri si palesano nella tua quotidianità: sono informazioni indotte che, se non ascoltate, si tramuteranno in malessere. 

    Il libro “Il corpo non mente” di Marchino e Mizrahil è una lettura che consiglio per approfondire il legame tra pensiero – emozione – corpo.

    La consapevolezza che “le tensioni, le posture, i malesseri del corpo ci indicano con chiarezza ciò che non va dentro di noi e’ una guida chiara e sicura per l’affascinante esplorazione e conoscenza di Sé.

    Ecco perché, proprio iniziando ad ascoltare i messaggi del corpo, possiamo guarire i nostri disagi, anche quelli più profondi.

    ll corpo è lo spazio in cui si manifestano i segni più vistosi del nostro inconscio, la memoria di un passato più o meno felice o doloroso, in ogni caso mai sepolto.’’

    La schiena, essendo la nostra colonna portante, la nostra impalcatura sublime che dalla terra si erge verso l’alto, diventa l’antenna più preziosa per segnalare il nostro stato di benessere.

    E’ il ricettore di ciò che ci accade intorno, trattiene, incassa, comunica: felicità, gioia, determinazione, stress, carico, paura.

    Abbiamo già considerato come gestire meglio la nostra energia vitale, attraverso 4 parametri, e il mal di schiena da stress può essere  un’opportunità per incontrare le nostre resistenze.

    Alleviare il mal di schiena da stress implica l’UNO nel TUTTO e il TUTTO nell’UNO.

    L’interconnessione tra un disturbo e un trauma si riallaccia alla visione olistica del corpo, all’interno della consapevolezza che mente e corpo sono strettamente legati alle nostre emozioni.

    Emozione [dal fr. émotion, der. di émouvoir «mettere in movimento» sul modello dell’ant. motion]. – Impressione viva, turbamento, eccitazione.

    E’ lo stato psichico affettivo e momentaneo che consiste nella reazione opposta dall’organismo a percezioni o rappresentazioni che ne turbano l’equilibrio.

    La psicosomatica è quella parte della medicina e della psicologia che ricerca il nesso di causa ( psicologica/ emotiva) ed effetto ( sintomo).

    Uno degli indirizzi più promettenti della ricerca in psicosomatica negli ultimi trent’anni (grazie anche allo sviluppo e alla nascita di nuove tecniche e tecnologie biomediche) è la psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI), che ha l’obiettivo di chiarire le relazioni tra funzionamento psicologico, secrezione di neurotrasmettitori a livello cerebrale, ormoni da parte del sistema endocrino e funzionamento del sistema immunitario.

    Avere mal di schiena, secondo la lettura psicosomatica, è sintomo di paura, della mal sopportazione della propria esistenza.

    Ricordiamo qui che l’uomo principalmente risponde a 3 bisogni principali:

    ·      Sopravvivenza

    ·      Preservazione della specie

    ·      Evoluzione

    ai quali si possono riconnettere la totalità delle nostre emozioni.

    La schiena è il luogo, in chiave figurativa e non, che utilizziamo per trasportare fardelli e pesi. Le contratture improvvise nella zona lombare = irrigidimento (quando contrai, trattieni/rifiuti qualcosa) che impedisce di sopportare (=‘portare sopra’ la schiena) un peso.

    Postura ed Emozioni al lavoro contaminano il mal di schiena da stress

    Avere una postura sana significa nutrire la nostra energia, e dalla nostra energia essere sostenuti.

    Il nostro portamento è diverso quando abbiamo obiettivi chiari, eccitanti, ed appassionati, rispetto a quando prevale la routine o abbiamo pensieri preoccupanti.

    La differenza si manifesta su 3 piani :

    – come gli altri ci vedono 

    – cosa noi vogliamo

    – cosa il corpo ci dice

    Le connessioni possono essere verificabili.

    Quante volte aprire le spalle, raddrizzare la schiena, fare degli stiramenti, modifica istantaneamente il nostro stato energetico del momento?

    Tutto questo richiama però un aspetto fondamentale: l’atto di volontà.

    Nessuno dall’esterno può agire, tanto meno un farmaco, se alla base non c’è la consapevolezza che il corpo ha un potere auto guarito.

    Esistono dei link evidenti che sono stati mappati tra l’area di dolore della schiena, e le nostre percezioni del momento.

    Area cervicale:

    Segnala il  nostro rapporto con gli altri e nostra capacità di esprimere le emozioni. 

    Problemi cervicali possono indicare :

    •chiusura

    •rigidità di pensiero

    •depressione

    •difficoltà a interagire con il mondo esterno 

    •difficoltà ad essere pienamente se stessi. 

    Quest’area risente anche delle preoccupazioni lavorative, soprattutto nelle persone con un senso di responsabilità spiccato, propense a farsi carico di ogni cosa. 

    Area dorsale

    Questa parte della schiena, rilevante anche per l’attività respiratoria, è soggetta a dolori nelle persone con: 

    •bassa autostima

    •paura di vivere e faticano a prendere decisioni. 

    La loro postura tende ad essere piegata in avanti, con conseguente contrazione della cassa toracica, a discapito della corretta respirazione.

    Il piegamento può dipendere da una sensazione di afflizione interiore e da un atteggiamento di chiusura e costante difensiva. 

    Area lombare

    Difficoltà a sopportare il peso della vita, a causa per esempio di lavori e relazioni insoddisfacenti.

    Se però il dolore è localizzato nell’area lombo-sacrale può dipendere da blocchi sessuali o dall’incapacità di assecondare i propri desideri.

    La lombalgia è tipica delle persone che si sforzano troppo, andando oltre i propri limiti.

    Zona sacrale e coccige

    Soddisfazione dei bisogni primari che forniscono stabilità emotiva: dalla sessualità al cibo, dall’amore alla sicurezza di una casa. 

    Mentre i disturbi che colpiscono in particolare il coccige, possono celare un’eccessiva dipendenza dagli altri o dalle cose.

    Nel nostro perfetto sistema corporeo nulla è collocato a caso!

    Quanta gentilezza eserciti nei confronti del tuo mal di schiena da stress?

    Quando siamo nervosi e arrabbiati perdiamo molta energia e ogni impresa ci sembra titanica.

    Viceversa, quando siamo pazienti e in armonia con noi stessi, e con gli altri, tutto diventa più facile.

    Come mai?

    Il processo della gentilezza e della pazienza inizia rompendo barriere interne che ci separano da noi stessi, per poi espandere la nostra attenzione verso l’altro. 

    Implicano un punto di partenza che riguarda l’osservazione, ascolto e il riconoscimento.

    Abbiamo approfondito il tema della pazienza in azienda durante l’analisi degli 8 principi vitali dell’azienda

    La pazienza è intrinsecamente collegata al riconoscere il valore del tempo, del non agire come preludio per la migliore azione nel futuro.

    E’ il modo corretto per rapportarsi alle azioni degli altri, e alle attese delle conseguenze delle nostre.

    La pazienza allena anche la gratitudine, l’abilità di trovare il buono anche nell’attesa o nel risultato non conforme a quello sperato.

    Rientra nel tema della gentilezza: verso se stessi, verso gli altri e nell’accogliere gli eventi della vita.

    La gentilezza si basa su una predisposizione win win rispetto ad una situazione: il principio sottende qualsiasi tipo di azione / reazione umana in qualsiasi ambito.

    In ambito lavorativo la reazione gentile ad un fatto, un commento, un problema presuppone un approccio consapevole di accoglimento al cambiamento, come condizione naturale e non perché necessariamente imposta.

    Dobbiamo cercare nutrimento nella situazione.

    Osservare la nostra postura, prestare attenzione immediata alla reazione del nostro corpo, sia quando l’output è positivo per il raggiungimento del risultato, sia quando è negativo o ci sono complicazioni, è una potentissima “chiave” di conoscenza.

    Può l’immediato irrigidimento del corpo indurci a modificare l’atteggiamento? 

    Come posso sperimentare immediatamente apertura e flessibilità quando il corpo si irrigidisce?

    Che tipo di qualità interagisce con la “naturalità” del cambiamento quando il corpo è contratto?

    Quando ci sintonizziamo su questo tipo di prospettiva il mal di schiena da stress, come il mal testa, i crampi allo stomaco, ecc. potrebbero attenuarsi e, in alcuni casi, eliminarsi del tutto.

    Potremmo riappropriarci della nostra energia vitale e creatrice.

    Tenerezza e Gentilezza non sono sinonimo di debolezza e disperazione, ma espressione di forza e determinazione” (K.Gibran)

    ENERGYOGANT

    Il metodo Energyogant concreto e misurabile, ha come intento il miglioramento e il sostegno dell’energia personale anche nei momenti di alto impatto lavorativo.

    E’ suddiviso in 4 macro aree all’interno delle quali vengono forniti strumenti e feedback per sviluppare energia, creatività, concentrazione e vitalità nel singolo, migliorando il  benessere organizzativo.

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